Nasce dalla costante ricerca delle materie prime di qualità, con una particolare attenzione ai prodotti piemontesi. Una cucina giornaliera che propone piatti di stagione e della tradizione del territorio.
GIUSEPPE E LA CANTINA
Questo è il regno di Giuseppe, Sommelier Professionista appassionato di vini ma soprattutto di bollicine con una particolare attenzione allo Champagne. Coccola nella cantina più di 600 etichette di vino che sarà lieto di mostrarvi e consigliarvi.
Scendere in cantina e scegliere personalmente la bottiglia da accompagnare ai piatti della nostra cucina sarà un emozione indimenticabile.
DICONO DI NOI
SlowFood.it
“La Champagneria di Ovada” e che in realtà si chiama Quartino diVino, un bel ristorante arredato con gusto, in un ambiente che ben si sposa con la proposta della casa. Ad accogliervi ci sono Cinzia Natali e Giuseppe Martelli che riescono con maestria a far sentire ogni ospite speciale.
La Stampa
Solo Giuseppe ha le chiavi della cantina, ricavata nei fondi antichi del locale e protetta da pareti di cristallo, che mantengono costanti temperatura e umidità, con 500 etichette. «Per me è un luogo di meditazione, lo specchio di ciò che mi piace» dice. Al 95% sono etichette piemontesi, specie barolo, e poi champagne, la sua grande passione.
Barolo&Co
L’aspetto è quello di un bistrot francese. Ambiente casual, ma curato. Una cantina con cui “chiunque vorrebbe passare la notte”. Seicento etichette che Giuseppe, sommelier, coccola letteralmente ogni giorno. Tanta Francia, tanto Champagne, ma anche tanto Piemonte , qualche divagazione all’estero. La mescita a bicchiere è d’obbligo anche per lo Champagne
La Dame du Vin
La Rivoluzione Francese, si sa per certo, è iniziata il 14 Luglio 1789 con la Presa della Bastiglia, simbolo indiscusso dell’Ancien Régime, ad opera del popolo di Parigi.
Non tutti però sanno che, ormai da nove anni, anche ad Ovada si festeggia questo giorno in modo atipico e, per certi versi, rivoluzionario...
La Stampa
A fare da ponte tra l’Ovadese e la Francia, Giuseppe Martelli, titolare del locale, insignito nel 2011 dall’ dall’Ordre des Coteaux de Champagne del titolo di ambasciatore delle bollicine francesi nel Bel Paese, che 9 anni fa ha dato il via un’iniziativa ormai diventata un evento per la città. E solo apparentemente contraddittoria nella patria del Dolcetto.